Giornata contro violenza donne: lettera aperta al ministro Fornero
Firenze – Oggi in Italia si celebra la Giornata contro la violenza alle donne.
Nell’occasione alcune donne, sindacaliste, scrittrici, giornaliste, esponenti della società civile hanno scritto una lettera – aperta al neo ministro del welfare, Elsa Fornero per chiedere il ripristino di una legge, la 188 del 2007, che contrastava una “violenza” ricattatoria che tuttora viene perpetrata contro le giovani donne lavoratrici e che è stata abrogata dal governo Berlusconi.
La riconquista di questa legge per le firmatarie avrebbe oggi un significato simbolico importante contro ogni forma di abuso di potere.
Lo Spi Cgil della provincia di Firenze, vi propone la lettera appello integralmente:
La legge 188 del 17 ottobre 2007 era una legge contro l’abuso di potere che viene spesso compiuto nei confronti di giovani lavoratrici e lavoratori al momento dell’assunzione.
L’obiettivo dell’abuso è quello di aggirare il divieto di licenziamento che vige nel nostro ordinamento in assenza di giusta causa e giustificato motivo (di aggirare dunque l’art.18 dello Statuto dei lavoratori).
È al momento dell’assunzione infatti che capita che venga richiesto di firmare una lettera di dimissioni volontarie, definite in bianco perché senza data. La data verrà messa successivamente, quando quella ragazza sarà incinta, o quel ragazzo avrà avuto un infortunio o una lunga malattia.
La legge 188, approvata nell’ottobre del 2007, aveva una funzione preventiva basata su un’autodichiarazione codificata e non su norme che agivano a posteriori, vanamente repressive.
Le dimissioni volontarie, per qualunque tipologia di rapporto di lavoro, dovevano essere autodichiarate esclusivamente su moduli con numerazione progressiva che, avendo una scadenza di quindici giorni, non potevano essere compilati prima del loro utilizzo.
Si trattava di una legge semplice ed efficace, priva di costi. Chi la presentò in Parlamento e curò con tenacia la sua approvazione, cercò il consenso delle donne di tutto il centro sinistra e del centro destra. Venne votata all’unanimità alla Camera e a maggioranza al Senato, dove l’opposizione principale fu condotta dall’allora senatore e poi Ministro del lavoro, Sacconi.
Appena insediato il governo Berlusconi ne annunciò l’abrogazione.
Subito dopo l’annuncio iniziò una raccolta di firme, promossa da donne di mondi diversi, donne della società civile, donne dei partiti, del sindacato, del giornalismo, diverse tra di loro anche per formazione e cultura politica. Le firme raccolte furono migliaia ma la legge venne abrogata nel giugno del 2008.
Successivamente vennero depositate in Parlamento diverse proposte di legge che miravano al medesimo obiettivo.
La riconquista della legge 188 oggi avrebbe il significato simbolico straordinario di riaffermazione della libertà contro ogni forma di soggezione e costrizione: ciascuna donna e ciascun uomo deve essere artefice della propria vita e delle proprie scelte, particolarmente delle scelte procreative che solo uno spirito illiberale e incapace di immaginare il futuro può contrapporre al lavoro.
Sappiamo che intorno alla legge grazie alle donne è finalmente maturata una grandissima condivisione nel dibattito pubblico.
Abbiamo ascoltato le parole con le quali il Presidente del Consiglio, nel suo discorso programmatico, ha nominato giovani e donne, indicando la loro valorizzazione come condizione per il futuro del Paese.
Noi donne del sindacato, del giornalismo, della società civile, della politica, noi che abbiamo promosso quella legge nel 2007, pensiamo che il futuro del Paese parta da questo atto concreto e simbolico, dal ripristino della dignità e civiltà del lavoro: dal ripristino della legge 188/2007.
Roberta Agostini – portavoce donne e segreteria nazionale PD
Ritanna Armeni – giornalista
Giovanna Casadio – giornalista
Titti Di Salvo – relatrice ex legge contro le dimissioni in bianco (188/07) alla Camera
Mariella Gramaglia – giornalista
Raffaella Lamberti – Associazione Orlando
Liliana Ocmin – segr.confederale e responsabile Coordinamento nazionale donne Cisl
Maria Pia Mannino – responsabile nazionale pari opportunità UIL
Marisa Nicchi – prima firmataria legge 188/07
Anna Rea – segretaria confederale UIL
Serena Sorrentino – segretaria confederale CGIL
Soana Tortora – economia e cooperazione
Laura Trezza – imprenditrice
Sara Ventroni – poetessa