Consumi in calo. Cantone: spese pensionati e anziani ridotte su esigenze primarie
Firenze – “Le politiche di rigore messe in atto dal governo hanno sostanzialmente frenato la possibilità di spesa e di consumo degli anziani e dei pensionati, che ormai a mala pena riescono a provvedere alle proprie esigenze primarie”.
A dirlo è la segretaria generale dello Spi Cgil Carla Cantone commentando i dati diffusi nei giorni scorsi dall’Ufficio studi della Confcommercio sui consumi.
Anche per quanto riguarda la nostra regione i numeri resi noti dal Centro Studi di Unioncamere Toscana, con la contrazione delle vendite al dettaglio confermano il deciso calo nei consumi. In Toscana nel secondo trimestre del 2012 i cali più sensibili riguardano le piccole imprese, -7,8% in media per quelle con meno di 6 dipendenti, ma anche le realtà maggiormente strutturate – 20 dipendenti e oltre – vedono calare le proprie vendite del 2,6%.
Per quanto riguarda i comparti merceologici nel secondo trimestre lo specializzato alimentare perde il 5,6% ; il no-food registra un -7,5% in termini di fatturato, trascinato al ribasso soprattutto dai prodotti per la casa ed elettrodomestici (-9,1%) e da abbigliamento ed accessori (-8,2%).
L’unico comparto in crescita è quello costituito dall’insieme degli ipermercati, supermercati e grandi magazzini, con un +0,5% di fatturato fra aprile e giugno 2012 grazie anche a forti politiche di contenimento prezzi e promozioni.
“C’è un solo modo – ha continuato Cantone – per fermare il costante impoverimento dei pensionati e per dare contestualmente un nuovo impulso ai consumi e alla crescita economica del paese che è quello di rimuovere il blocco della rivalutazione annuale delle pensioni introdotto con la riforma Fornero, avviare una nuova politica dei redditi, alleggerire il peso fiscale e ridistribuire la ricchezza”.